OFFICINE DELLA CULTURA
con il contributo della REGIONE TOSCANA
credoinunsolodio
evento teatrale-musicale per attrice e orchestra
voce recitante amanda sandrelli
drammaturgia e regia di stefano massini
musiche originali di enrico fink
eseguite dal vivo dall’orchestra multietnica di arezzo
Enrico Fink voce e flauto Emad Shuman voce Massimiliano Dragoni percussioni e salterio Maher Draidi darbouka Luca Baldini basso Massimo Ferri chitarra, bouzouki e oud Gianni Micheli clarinetti Denny De Ritis sax baritono Lea Mencaroni oboe Mariel Tajirai violino Natalia Orozco viola
Un esperimento fra musica e teatro vede impegnati per la prima volta sullo stesso palco i musicisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo e la passione civile di Amanda Sandrelli. E’ lei a dar lettura del testo appositamente concepito da Stefano Massini, una vera partitura per fondere la voce dell’interprete con le sonorità dell’Orchestra. Ecco nascere allora un recital in cui parola, canto e musica si alleano per svelare al pubblico una spietata quanto semplice indagine geologica nelle viscere del vulcano mediorientale. A prendere vita sul palco sono infatti i ritratti di tre donne e un labirinto. Tre storie intrecciate, tre identità. Quasi uno zoom su tre visi anonimi in una folla di città. Eden Golan, docente di storia ebraica. Mina Wilkinson, in forza all’esercito degli Stati Uniti. E infine Shirin Akhras, ventenne studentessa palestinese. Ognuno di questi nomi è una matassa da snodare, un groviglio di motivazioni, la punta dell’iceberg. I loro monologhi, paralleli, si specchiano uno nell’altro, scoprendo abissi di differenze e barlumi di simmetria. Perché c’è sempre una geometria nel caos.
Tracciamo un percorso di culture e tradizioni, di pace e di guerra, di nomadismo e di amore per le proprie radici, che dal Nord Africa sale per la Turchia, la Grecia, i Balcani, l’Est Europeo e arriva fino al nostro Paese, alle coste bagnate da quello stesso Mediterraneo che unisce e allontana i popoli. Questi i principi ispiratori del progetto che ha portato, nel 2007, alla costituzione dell’Orchestra Multietnica di Arezzo. L’OMA è oggi costituita da 30 musicisti provenienti da nove paesi diversi e dalle più svariate regioni italiane e propone un repertorio che spazia dalla tradizione araba a quella ebraica, dall’est Europa al Bangladesh, alla tradizione italiana. Nel corso degli anni l’OMA ha pubblicato il CD Animameticcia, e ha prodotto collaborazioni con Stefano “CISCO” Bellotti, RAIZ e MONI OVADIA.
Stefano Massini, 35 anni, fiorentino, nel 2005 vince all’unanimità con “L’odore assordante del bianco” il Premio Pier Vittorio Tondelli a Riccione Teatro. Già assistente ospite di Luca Ronconi al Piccolo Teatro di Milano, interpreta la scrittura in continuità con la regia dei propri testi. Finalista ai Premi Ubu con “La Gabbia” e “L’odore assordante del bianco”, entrambi allestiti con la sua regia. Nel 2007 al Piccolo Teatro di Milano riceve il Premio Nazionale della Critica come Giovane Artista Rivelazione dell’anno. Finalista anche ai Premi Olimpici del Teatro dell’ETI a Vicenza con “Processo a Dio”, il testo sulla Shoah diretto da Sergio Fantoni e con l’intensa interpretazione di Ottavia Piccolo. Stefano Massini è stato inoltre segnalato dai massimi premi drammaturgici italiani, dal Premio Flaiano al Vallecorsi, dal Fondi-LaPastora al Premio Franco Enriquez 2011. La casa editrice Ubulibri di Franco Quadri ha pubblicato tre volumi di suoi testi, già pubblicati e rappresentati in numerosi paesi esteri. Le sue opere sono state interpretate fra gli altri da Ottavia Piccolo, Michele Placido, Remo Girone, Fabrizio Gifuni, Gioele Dix, Elisabetta Pozzi, Massimo Dapporto, Giorgio Albertazzi, Sandro Lombardi, Arnoldo Foà, Anna Bonaiuto.