Giulia Giapponesi e Bella Ciao per l’inaugurazione di Officine Social Movie
Al via la quarta edizione del festival di cortometraggi a cura di Officine della Cultura e Orchestra Multietnica di Arezzo con il docufilm che racconta la storia di una canzone considerata Patrimonio dell’Umanità
Quasi 100 anni e non dimostrarli. La canzone “Bella ciao – Per la libertà”, con il docufilm della regista Giulia Giapponesi uscito nel 2022, sarà il protagonista della serata d’anteprima del festival Officine Social Movie in programma domenica 28 maggio con inizio alle ore 20:45, ad ingresso libero, presso il Cinema Eden di Arezzo.
La proiezione del film, omaggio ad una canzone considerata Patrimonio dell’Umanità nella lotta per la libertà e che da inno dei partigiani è diventata una canzone di lotta delle nuove generazioni di tutto il mondo, oltre ad essere una vera hit-internazionale, colonna sonora della serie spagnola cult “La Casa di Carta”, sarà accompagnata in sala dal racconto della regista Giulia Giapponesi e dei tanti incontri che formano la composizione del documentario tra i quali storici, musicisti e autori tra i quali Vinicio Capossela e Moni Ovadia.
Di Giulia Giapponesi, montatrice, sceneggiatrice e regista, si segnalano nel 2006 la realizzazione di un documentario sulla dipendenza da colla nei bambini di strada in Ecuador per la raccolta fondi di un centro di recupero, ad oggi attivo; nel 2009 un premio dalla Cineteca di Bologna per il miglior spot sulla violenza contro le donne; nel 2019 la direzione del cortometraggio “Il Fagotto” con il quale raggiunge la rosa dei finalisti del festival Officine Social Movie. La serata sarà arricchita dalla partecipazione di Roberto Del Gamba, Presidente della sezione Arezzo dell’ANPI.
Si ricorda la possibilità per tutti gli interessati di partecipare al Premio Giuria Popolare votando il corto preferito dal 23 al 27 maggio sul sito www.officinesocialmovie.com (necessaria l’iscrizione gratuita) e dal 28 al 31 maggio presso il Cinema Eden dalle ore 18:00.
In attesa dei tre giorni del festival, da lunedì 28 a mercoledì 31 maggio con incontri, ospiti e proiezioni dalle ore 18:00 in poi sempre al Cinema Eden di Arezzo e sempre ad ingresso gratuito, si segnalano i finalisti ai diversi premi e menzioni: Finalisti Premio Miglior Cortometraggio: “Joey” di William Ash e Andrew Knott (Gran Bretagna), “Extra Large” di Marina Ziolkowski (Francia), “Tria” di Giulia Grandinetti (Italia), “Pietre sommerse” di Jordi Penner (Italia), “La Der Des Der” di Patrice Guillain (Francia), “Interno 116” di Cristiano Gazzarrini (Italia), “Middle Eastern Stories: Father” di Reza Daghagh (Iran), “The Sea that Moves Things” di Lorenzo Marinelli (Italia), “Corruption on Earth” di Omid Mirnour (Germania); finalisti Premio Miglior Regia: “From Our Side” di Simone Massi (Italia), “Applause” di Ivan Zabazhanov (Federazione Russa), “The World of Men You’d Never Meet” di Alisa Khairetdinova (Federazione Russa); Finalisti Menzione Miglior Interprete: Giorgio Colangeli per “Cuore” di Pierpaolo De Mejo (Italia), Amineh Arani per “Silence Again” di Mohammad K Alavi (Iran), Silvia D’Amico e Antonio Catania per “Tracce perdute” di Gianluca Gloria (Italia), Forough Qajabegli per “3.400 Kg” di Atefeh Nafari e Samira Mokhtari (Iran); finalisti Menzione Miglior Fotografia: “Sauerdogs” di Guillermo De Oliveira (Spagna), “The Silent Echo” di Suman Sen (India), “Time to Lose” di Mohammadreza Beheshti (Iran); finalisti Premio Autismo Arezzo: “Libero – The Rhythm of My Life” di Maurizio Rigatti (Italia), “Il raglio dell’asino” di Diego Parbuono (Italia), “I am very special being” di Marcus Mandal (Danimarca), “The Social Cafè” di Alexandru George Kardos (Romania), “The Stupid boy” di Phil Dunn (Gran Bretagna); finalisti Premio Libertà di gusto: “Massimo” di Matteo Bianchi (Italia), “Con i miei occhi” di Silvia Nobili (Italia), “Thodi si Khushi” di Ashish Madurwar (India), “This is You” di Marco De Luca (Italia); finalisti Premio Linguaggio Giovanile: “The Sea that Moves Things” di Lorenzo Marinelli (Italia), “Tria” di Giulia Grandinetti (Italia), “Torto marcio” di Prospero Pensa (Italia), “One free Murder” di Ares Ceylan (Germania), “Lo stretto indispensabile” di Sergio Visinoni (Italia), “Bulimia di Followers” di Giacomo Scocco (Italia); finalisti Premio Miglior Colonna Sonora: Julie Roué per “Extra Large” di Marina Ziolkowski (Francia), Mayukh Moinak per “The Silent Echo” di Suman Sen (India), Lucio Matricardi per “La manna dal cielo” (Italia).
Ulteriori informazioni: www.officinesocialmovie.com. Officine Social Movie è un progetto di Orchestra Multietnica di Arezzo e Officine della Cultura realizzato in collaborazione con Liceo Artistico Coreutico Scientifico Quadriennale “Piero della Francesca” annesso al Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Arezzo, Poti Pictures, Prodigio Divino, Unicoop Firenze, Autismo Arezzo, Comune di Arezzo, Otto per Mille Valdese. Media partner Teletruria. Si ringrazia per gli incontri delle ore 18 La Feltrinelli Point di Arezzo. L’iniziativa è realizzata grazie al bando “Siete Presente. Con i giovani per ripartire – 2023″, a valere sul progetto “Generazione Giovanisì”, promosso dal Cesvot e finanziato da Regione Toscana – Giovanisì in accordo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio civile universale, con il contributo della Fondazione CR Firenze.