con i musicisti dell’OMA – Orchestra Multietnica di Arezzo
direzione orchestra Enrico Fink
una produzione Officine della Cultura
Cultura e musica significano pluralità, confronto e mescolanza.
È il principio ispiratore del progetto che oltre dieci anni fa ha portato alla costituzione dell’Orchestra Multietnica di Arezzo che ha tracciato, in questi anni di concerti, spettacoli teatrali e laboratori in tutta Italia, un percorso di culture e di tradizioni. Un percorso di pace, di nomadismo e di amore per le proprie radici, che dal Nord Africa sale per la Turchia, la Grecia, i Balcani, l’Est Europeo, e arrivano al nostro Paese, alle coste bagnate da quello stesso Mediterraneo che unisce e allontana i popoli, oggi un percorso di nuove migrazioni.
Un laboratorio permanente, sempre aperto a nuovi inserimenti di musicisti soprattutto stranieri e seconde generazioni, che oltre ai concerti promuove laboratori e lezioni concerto per le scuole del proprio territorio, per profughi e richiedenti asilo. Attività che i musicisti dell’Orchestra Multietnica realizzano con l’obiettivo di dare il proprio contributo alla creazione di una società multiculturale coesa, in cui la diversità sia considerata un valore.
Nel corso della sua attività l’OMA ha collaborato con musicisti e artisti di rilievo internazionale portando avanti i suoi principi ispiratori.
Orchestra Multietnica di Arezzo (OMA – #omarezzo)
Attiva dal 2007, ha pubblicato quattro CD e ha collaborato con musicisti, attori e autori di rilievo internazionale, tra cui Paolo Benvegnù, Stefano “Cisco” Bellotti, Raiz, Moni Ovadia, Erriquez e Finaz (Bandabardò), Shel Shapiro, Frank London, Dario Brunori, Amanda Sandrelli, Ottavia Piccolo, Stefano Massini, Ginevra Di Marco, Santino Spinelli, Margherita Vicario. Tra il 2018 e il 2021 l’OMA partecipa alle trasmissioni televisive BrunoriSa, di e con Dario Brunori su Rai3, Piazza Pulita su La7 e Ricomincio da Raitre su Rai3 assieme a Stefano Massini. L’attuale formazione è costituita da 35 musicisti provenienti da 12 diversi paesi, un laboratorio costantemente aperto a nuovi inserimenti che lavora con musicisti di ogni cultura, religione, età, estrazione sociale, insistendo sul valore delle differenze e sulla musica come momento di incontro e di conoscenza. Nel 2010 ha vinto il premio Amnesty “Suoni di Confine” per l’attività Live.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti senza prenotazione
Spettacolo presentato nell’ambito di EVENTI ESTIVI FOLLONICA 2022
-> Fonte <-